I tifosi del Milan, chiedono Antonio Conte, ma la lista dei possibili successori scelta da Zlatan Ibrahimovic è lunga e variegata.
Il Milan si prepara a voltare pagina dopo Stefano Pioli, con il contratto in scadenza nel 2025 e una decisione imminente sul suo futuro. Nonostante una lista di possibili sostituti che si allunga di giorno in giorno, la scelta definitiva rimane un enigma avvolto nel silenzio della dirigenza.
La sconfitta contro la Roma e la tremenda umiliazione contro l’Inter con lo scudetto festeggiato in “faccia”, ha convinto definitivamente la società rossonera a vagliare i nomi in panchina per la sostituzione di Pioli.
L’opinione unanime: il desiderio di Antonio Conte
Tra i candidati, spicca il nome di Antonio Conte, favorito dalla passione dei tifosi che vedono in lui il leader capace di rinvigorire una squadra che sembra aver perso smalto e prospettive di crescita. Conte, noto per le sue vittorie e per un approccio che mescola grinta e strategia, appare come la figura ideale per riportare equilibrio e dinamismo all’interno dello spogliatoio rossonero.
Le sfide del mercato e le alternative
Tuttavia, l’ingaggio di Conte non è privo di ostacoli, principalmente economici e strategici, legati alle sue note richieste in fase di calciomercato. La sua figura, pur essendo di grande calibro, porta con sé esigenze che potrebbero complicare la delicata fase di ricostruzione del team.
Al di là di Conte, il Milan soprattutto con la figura di Zlatan Ibrahimovic valuta attentamente altre opzioni, tra cui tecnici del calibro di Lopetegui (nome secondo alcuni media, già bloccato da Zlatan), Fonseca e Galtier, senza trascurare nomi meno noti ma promettenti come Sergio Conceiçao e Van Bommel, quest’ultimo già icona del club. Inoltre, non manca un’interesse verso Roberto De Zerbi, attualmente in Inghilterra, che si distingue come una delle scelte meno convenzionali ma intriganti.
Il club si trova in un momento critico, con la pressione di un derby imminente contro l’Inter, che potrebbe definire non solo il risultato di una stagione, ma anche il futuro tecnico e strategico del Milan. La dirigenza è chiamata a una scelta ponderata, che possa garantire non solo un miglioramento immediato, ma anche una visione a lungo termine per il club.